Nicoló Costa pittore, fotografo, viaggiatore.
Colleziona numerosi viaggi in cerca di storie da narrare.
Usa pietra e legno per giochi tassonomici e per creare mappe e geografie emozionali.
E’ autore dei volumi fotografici "Arcana, la luce dell'immenso" Casa Editrice Battei,
e
"Giardini segreti di Parma" Silva Editore.

 

 

 

1983     Carnet de route             Galerie Hold Up                 Parigi

1985     Veduta di Izmir            Laboratori Pushe 27           Parma

1987     L’età del lupo               Galleria delle Colonne        Parma

1989      Augen      Amlehn St. 20     Kriens Lucerna

1993     Made Land                   22 Kanangra RoadAdelaide

1996     Pictura poesis               Museo Tajamares  Santiago Chile

1997     Arcana                         Banca Popolare di Milano  Parma

2000     Frequent flight             Galerie Mailletz                  Parigi

2003     Animali                        Galleria Visivo Uditivo      Parma

2004     Giardini aperti              Chiostro S.Uldarico           Parma

2004     TracceChiostro S.Uldarico                                      Parma

2004                                         PardasAbbazia S.Giovanni Parma
2005     Blow                            National Film Board        Toronto

2005    Giardini segreti     Chiostro S.S. Annunziata     Parma
2006     Mooring     Dundas St.W. 4096   Toronto
2006   Giardino occidentale-orientale    Palazzetto Eucherio Sanvitale   Parma

2007      Hamlet    Atelier 34     Parma

2007    Segno Padano   Galleria San Ludovico    Parma

2008      Parete      PuntoArte      Parma

2009     GialloAfrica     Palazzo Giordani     Parma

2009     Ulisse in Trinacria      Casa Orefici     Parma

2010    ViolaParma     Facciata Palazzo della Pilotta     Parma
2011   Libro bianco della natura   Galleria S.Andrea   Parma
2011   Nelle terre di Licia    Sale del Castello   Roccabianca  PR
2012   Nothing more   Phnom Penh
2014   Dolomia   A.D.V.  Laives  BZ
2015   Abbes   Consorzio Aceto Balsamico Modena
2016   Legnoamare   Quirinus Art Gallery  Koping Stoccolma

 

 

 

 

 

 

 

 

Così ancora la distanza mi accompagna ricordi tra aliti di vento che sa di oceano tenero come l’infinito. Mi ricordo di aver guardato a lungo i tuoi dipinti-disegni-dinieghi-dinotte, e aver pensato, e viaggiato un poco solo, qualcosa che si avvicinava alle seguenti parole. Hanno linee che mi fanno pensare al fumo della mia sigaretta, la prima della giornata, quella che ci annuncia il ritorno della prossima trancia di vita, la seguente. E colori che pendono dalle labbra di donne che esplodono nei nostri sogni. Hanno una misteriosa assenza di profondità come l’oceano quando lo si guarda da riva… Mi offrono sempre scaglie di figure, Esseri fatti d’onirica sostanza e amo, amo molto la calda mano che mi porgono per portarmi via anche un po’ con loro… Complimenti. Sai, lo sentivo come un quasi dovere renderti un omaggio di cui io sono così avaro da sempre, ora mi sento un poco più leggero, un po’ più libero. Grazie di avermelo permesso.
Stefano Rossini

                

      

 

 

 

 

 

Avevo cominciato col dire Sandro Chia, ma era un tanto per intendersi. Sì, perché vado a vedere qualche opera del transavanguardista, e il ritratto fattomi da Nicolò non ce lo trovo. Forse i colori mi avevano ingannato? E di primi piani, poi, almeno nella Trans-avanguardia italiana, proprio non me ne ricordo (qualcosa in Clemente?). Avevo aggiunto, già in prima battuta, alcuni nomi della Trans-avanguardia (se così si può dire) internazionale. E cioè Anzinger, Barcelò, Schnabel. Siegfried Anziger è pittore austriaco, vagamente depisisiano nei colorini e nella froceria dei soggetti. Spetta che guardo bene… No, non è lui. Barcelò è spagnolo o ancor più probabilmente catalano. Buon per lui ma non per noi, che anche qui facciamo abbastanza cilecca. Fuochino invece con l’americano Julian Schnabel. Lo recupero, come i due precedenti, dal catalogo della mostra napoletana “Terrae motus” di Lucio Amelio. Il suo “Velo di Veronica” finalmente funziona. Tal quadro rappresenta il Cristo Morto mentre la Veronica pietosamente lo ricopre col Velo. Ecco, nel Volto Santo di Schnabel (forse non del tutto dimentico della Sindone) ritrovo un poco il mio ritratto. Che appunto così parametrato mi appare per la prima volta come Maschera Funebre. (Non si capisce bene se gli occhi sono aperti o chiusi). Andiamo avanti. (Senza dimenticare che per provare il collegamento Schnabel-Costa c’è voluto un anno di mezzo, un cambio d’anno). Più sopra ho scomodato il nome di De Pisis: vediamo perché. Because Costa in certi acquerelli precedenti un po’ ricorda il Marchesino pittore. Ehm… Ma qui , in questo ritratto? Ma, i colorini depisisiani non ci sono, e se ci sono si sono modernizzati. Il disegno, no, non direi. O chissà? Il soggetto? Doppio ehm. Il segno, diciamo la pennellata, prima di Natale l’avevo di sfuggita considerato Informale (Pollock). Almeno per il fondo. Anche qui, forse, mi fregava la conoscenza dei quadri astratti di Nicolò (dove ancor più di Pollock si può trovare, adesso mi viene in mente, Twombly). Dopo Roma mi avvicino al ritratto, ancora steso ad asciugare, e cosa non ti scopro? La spatolata Futurista! Ma è un attimo, corro a compulsare (in ordine alfabetico) Balla, Boccioni, Carrà e quella spatolata non la trovo. Allora è cubista! Neanche, i Picasso e i Braque del 1910 non me la passano. Sconfortato dal segno (anzi, dalla linea, come avrebbe detto Roberto Longhi), provo ad arrabattarmi intorno al colore. Il ritratto visto da lontano suona effettivamente 1/2 Informale e 1/2 Post-Trans-Avanguardia “International”, ma tutto questo potrebbe sembrare molto amerikano, molto settentrionale, invece, ecco, i colori sono quelli italiani, partono (effettivamente) da De Pisis e passano, sicuro, dai soliti nostri Romani: Festa-Angeli-Schifano. Quanti nomi ho dovuto enumerare per il mio immodesto ritratto? Chia, Clemente, Anzinger, barcelò, Schnabel, de Pisis, Pollock, Twombly, Balla, Boccioni, Carrà, Picasso, Braque, Festa. Angeli, Schifano. Totale: 16. Aiuto! Chiamatemi l’artista!
Camillo
Langone

 

 

 

 

home